La carne è carne

Il Collettivo degli Artisti di Montemario torna al Giardino di Nina con una most

Il Collettivo degli Artisti di Montemario torna al Giardino di Nina con una mostra che espone un percorso di confronto artistico e intelletuale sul tema del diritto al piacere.

Un tema difficile, un diritto messo all’indice per troppi secoli, e al tempo stesso abusato. Un diritto gestito in modo impari in base al genere e che oggi mostra le profonde ferite che sta generando.

“La carne è carne” è la frase attribuita a un ragazzo attore di uno stupro di gruppo quest’estate. Una frase che ha fatto parlare a lungo, perchè presentata come forma di giustificazione. Una frase che mette in luce la debolezza di una forza di volontà che non sa domare l’istito e che si sente in qualche modo giustificata dalla morale comune a cedere. Morale che, al tempo stesso, continua a condannare la vittima.

Il senso dell’etica individuale, che dovrebbe portare a forme di empatia, viene così schiacciato da una morale stigmatizzante presente in ogni aspetto della nostra cultura.

Gli artisti di Montemario mettono in mostra atteggiamenti, costrizioni, miti, forme culturali che vengono a formare l’icberg di cui stupri e femminicidi non sono che la punta visibile.

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