Eugenio Donato - Alessandro Zazza. Rome. Fragments from a living city

Unusual and poetic vision of the city of Rome 19/10-3/11

Eugenio Donato, Roman basalt (sculpture, detail) - Alessandro Zazza (photography, detail)

Eugenio Donato, Roman basalt (sculpture, detail) - Alessandro Zazza (photography, detail)


Per tutti presto o tardi viene il giorno in cui abbassiamo lo sguardo lungo i tubi delle grondaie e non riusciamo più a staccarlo dal selciato .

L'occhio non vede cose, ma figure di cose che significano altre cose.

 (Italo Calvino – Le città invisibili) 

La vita è un continuo divenire e, nonostante gli umani desideri, tutto ciò che viene creato dalla mano dell’uomo è destinato a trasformarsi e perire.

Da ciò non sono esenti le metropoli, enormi formicai brulicanti di movimento, desiderio, pensiero.

Ciò che per l’occhio del comune cittadino può rappresentare il danno e il deperimento, per l’artista può essere una traccia della vita stessa in tutte le sue trasformazioni: si tratti del muro scrostato o di una crepa nell’asfalto, di un traliccio o di un ponteggio, essi possono essere letti come testimonianza della brutale bellezza della città così com’è.

In questa chiave perfino il deperimento diventa l’affascinante segno di una storia, della vita vissuta in ogni minima parte del nostro habitat.

Da questa riflessione nasce il progetto dello scultore Eugenio Donato e del fotografo Alessandro Zazza: due sguardi diversi, ma dialettici fra loro, sulla nostra città, di cui catturano dettagli di intrinseca vitalità.

Diversi perché diversa è l’esigenza artistica che genera il lavoro dello scultore e del fotografo: da un lato la necessità di un confronto fisico con la materia, dall’altro la sublimazione di una condizione vitale – un disturbo da inquinamento elettromagnetico – che costringe il fotografo alla continua peregrinazione ai margini della città.

Il colore del cielo e la materia dell’asfalto si specchiano fra loro diventando espressione della contemporaneità di una città fin troppo sovraccarica dei significati di un passato fin troppo incombente.

Il progetto espositivo, curato da Penelope Filacchione e patrocinato da Roma Capitale - Assessorato alla crescita culturale, sarà presentato in una mostra di fotografia e scultura messe a confronto fra loro che raccontino, con e diverse tecniche e prospettive, il presente vivo della città di Roma attraverso una visione poetica del suo continuo divenire.

Vernissage sabato 19 ottobre alle 17.30 - finissage domenica 3 novembre ore 17.30

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