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Laura Fusco presents a new and important cycle dedicated to the theme of waiting


Canova22 è lieta di ospitare Le Attese, mostra personale di Laura Fusco che propone una selezione delle opere realizzate negli ultimi sette anni.
“Laura Fusco presenta un nuovo e importante ciclo dedicato al tema dell’attesa, che raccoglie opere realizzate con una pittura di raffinata e meditata qualità esecutiva. Il tema di queste opere, di grandissima suggestione poetica e denso di rimandi colti, può evocare gli echi metafisici dell’attesa descritta da de Chirico nei suoi scritti giovanili e trasferita nella rappresentazione delle sue piazze dove il tempo sembra sempre in bilico tra il suo scorrere e l’immobilità, ma anche quelle Attese con cui Lucio Fontana ha voluto chiamare i suoi tagli, nel suo passaggio definitivo di sublimazione e di liberazione dal peso della materia.” (Lorenzo Canova)
L’attesa è l’immagine in cui si rispecchiano le inquietudini e le speranze, le ferite e i sogni che scandiscono le nostre biografie e che talora si radicalizzano e si infiammano sconfinando nella malattia dell’anima. L’artista declina il tema in tutte le sue sfumature, sconfinamenti e cortocircuiti: dall’eccitazione emotiva al deragliamento depressivo, dalla speranza all’angoscia, dalla genesi creativa all’implosione autodistruttiva. Le attese infinite della vita si traducono, nelle opere di Laura Fusco nella rappresentazione reiterata del corpo di una donna incinta in una forma seriale, quasi ossessiva.
“Questa donna-sagoma muta continuamente cromia e può diventare color della terra, delle piante, dell'azzurro del cielo, del rosso del fuoco. Perché è la terra madre che cova il suo seme nella calda tenebra delle sue profondità; è la fiamma vorticosa dalla quale si staccano i pianeti; è l'astro azzurro che – Artemide o Iside che sia - lascia piovere i suoi influssi sugli uomini; è la linfa verde che irrora e anima le piante; è la forma scura dell'embrione che nuota nel mare amniotico che prepara vita; è la tenue aurora del mondo, quella aurora che Omero definiva suggestivamente “dalle dita rosa”.
E gli sfondi – pentagrammi sui quali si posiziona la sagoma femminile di questa primitiva notazione musicale, di volta in volta scrivono, disegnano o cantano la storia dell'eterna attesa: ora è il caos primigenio, ora l'alba dei pianeti che si vanno raffreddando, ora il magma cosmogonico che si va estinguendo, ora il verde della vita che comincia a ricoprire la terra: tutte lunghe, palpitanti, eccitanti attese. Mite com’ è, Laura alle sue creature, che già comunicano tanto e con tanta intensità, ha voluto abbinare le schegge luminose di poesia dei suoi prediletti, quasi a cercare compagnia nel suo cammino dentro i segreti della vita, da Paul Valery a Costantino Kavafis, da Hermann Hesse a Ada Negri, da Paulo Coelho a Sàndor Màrai. Laura ha scoperto il segreto dell'attesa e lo confida, con questo suo nuovo ciclo, a noi vulnerabili spettatori che lo accogliamo con commozione, per custodirlo al pari delle cose che abbiamo più care, e magari per tirarlo fuori dal nostro intimo, quando, per comunicare con quelli che sono più giovani di noi, potremmo dire loro: la vita è attesa.” (Mauro Giancaspro) La mostra si configura come un viaggio attraverso i molteplici sentimenti connaturati all’attesa: “I capitoli composti dall’artista sono allora dedicati al Sogno, alla Speranza, all’Amore, alla Creazione e all’Attesa stessa, presentandosi come una trama dove le parole si disfano e si ricompongono nel silenzio di una pittura paradossalmente muta ed eloquente. Le sagome di queste donne in attesa sono allora trasfigurate dal gesto dell’artista, conservando una traccia della loro fisicità che però si purifica nella liquida presenza di una pittura che infonde il suo potere metamorfico ai corpi e alle cose.”
(Lorenzo Canova)
Il progetto su Le attese include, oltre alla mostra in programma dal 12 ottobre a Roma nell’Antica Fornace del Canova, la realizzazione di un libro d’arte a tiratura limitata, attualmente in produzione. Il libro d’arte è arricchito da citazioni di poeti e scrittori e, come la mostra, è strutturato in più sezioni che rappresentano l’attesa nelle sue diverse sfumature. Percorrere la successione degli ambienti, come il progressivo sfogliare le pagine del libro, invita a sperimentare l’attesa suggerendo l’esperienza di una progressiva maturazione verso una sintesi ed astrazione crescenti. La galleria diventa luogo dell’esperienza, e non solo un luogo di transito, accogliendo e nutrendo come un ventre. 

CALENDARIO DEGLI EVENTI
24 ottobre: Antonella Casazza > La Benedizione del Grembo
26 ottobre: Pierluigi Cuomo > Concerto di chitarra classica