L’artista Emilio Farina, allestisce lo spazio interno del suo studio con proiezioni, video e foto relative alle svariate istallazioni realizzate in molte città sia italiane che estere (Roma, Firenze, Lecce, Siena, Prato, Bari, Madrid, Patmos…).
La maggior parte degli interventi è stata realizzata in “luoghi” mitici dell’immaginario collettivo, monumenti, aree archeologiche, grandi musei ben noti, quali gli Uffizi a Firenze, Palazzo Altemps e il Pantheon a Roma, il Duomo di Prato e la Cattedrale di Siena, il Castello di Carlo V a Lecce.
Recentemente la sua opera AGORÀ è entrata a fare parte della collezione d’arte contemporanea dell’Università Roma 3, trovando sistemazione nel Rettorato di Giurisprudenza all’Ostiense, frequentatissimo luogo d’incontro degli studenti.
L’attuale allestimento dello studio consiste nella definizione di uno spazio interno INFINITO, scandito dalla presenza di grandi strisce verticali di materiale plastico trasparente, su cui l’artista è intervenuto graffiando dei segni in bianco e nero, quali ideali percorsi e tracciati mentali. Episodicamente sulle strisce compaiono delle piccole fotografie, lucide e opache, che rimandano alle istallazioni che punteggiano il suo percorso artistico, caratterizzato da una costante aspirazione a una verticalità continuamente riproposta.
Questa stessa verticalità ricompare nella presentazione della totalità delle piccole immagini come un altro INFINITO.