“Piantato come un vegetale, la terra mi accoglie e mi nutre, in essa mettono le radici la mia mente, l’arte e l’ingegno e in lei saranno fecondi la creatività e la memoria”. N. Zubelzu.
Nell’ambito della Rome Art Week, Sabato 14 ottobre, la Galleria Honos Art è lieta di ospitare all’ingresso del proprio spazio la performance dell’artista cantabrico Nacho Zubelzu dedicata alla precaria convivenza tra uomo e natura.
La performance allude a una metafora che vede cimentare l’artista in un gioco concettuale, di uomo inteso come seme, che mette le radici e produce frutti. Nell’attuazione di gesti e ripetersi di azioni emergeranno diversi concetti di aspetto antropologico, etnografico, filosofico, musicale o feticista, nel quale verranno invitati tutti gli spettatori a prenderne parte attiva.
Il percorso porterà a mettere in discussione il simbolismo, la poesia, l’arte e rimarcherà soprattutto come i piccoli gesti possano contribuire a salvare il pianeta che si trova “appeso a un filo” (titolo che riprende quello della mostra “Pendiente de un hilo” in esposizione fino all’11 novembre).
La performance avrà una durata di circa 25 minuti, pertanto si ricorda di essere puntuali.