Loris Liberatori

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Loris Liberatori, nato a La Spezia nel 1958 ha cominciato a dipingere giovanissimo:  a soli 14 la sua prima mostra.

Una carriera ininterrotta sempre in campo artistico, studi al San Matteo di Pisa, facoltà di storia dell’arte, e una specializzazione post universitaria nell’insegnamento psicopedagogico dell ” École d’art Martenot” di Parigi. Un particolare metodo di insegnamento dell’arte teso a sviluppare le capacità creative, che Liberatori applica nell’atelier da lui diretto a Roma, sua città di residenza da più di trent’anni.

Numerose le mostre personali e collettive nella capitale e in tutta Italia, tra le quali il Salone di maggio al Vittoriano a Roma (2005), Pittura d’Italia a cura di Marco Goldin (Rimini 2010), la 54 Biennale di Venezia , Padiglione Italia – Torino, a cura di Vittorio Sgarbi, le rassegne tematiche dedicate a Mare Nostrum , Les Arbres , Giardini segreti e Moonlight, organizzate a Bologna dalla Galleria Forni ( dal 2010 al 2018),  nonché le fiere e mercati d’arte  in Italia ( Bologna,  Bari, Padova e Viterbo) e all’estero ( Helsinki, Strasburgo, Karlsruhe). 

Ad una solida preparazione tecnica, Loris liberatori coniuga una forte motivazione emozionale: dopo aver per molto tempo annullato la forma, la fonte di ispirazione è diventato il mare della sua infanzia, la potenza delle onde, poi l’acqua in tutti i suoi aspetti, dal silenzio dei riflessi su superfici ferme, ai dettagli di paesaggio che si specchia in un mondo rovesciato dove si privilegia luce e poesia. Luce che prende il sopravvento nei cosiddetti “bianchi” visioni urbane trasfigurate dalla memoria.  

Nascono così le mostre “Geografia interiore”, a cura di Gabriele Simongini, presso il centro Luigi Di Sarro a Roma (1999), “Onde”, presentate da Linda de Sanctis alla Torre Capitolare di Portovenere (2001) e alla Palazzina azzurra di San Benedetto del Tronto (2003, catalogo a cura di Tommaso Paloscia), poi “Aquae” presentata da Maurizio Sciaccaluga a Roma, Galleria Consorti (2004) fino a “Histoires d’eau”, illustrata in catalogo da Marilena Pasquali, al Consiglio regionale della Toscana  (Palazzo Panciatichi , Firenze 2009). Un’intensa carriera che lo porta ad essere conosciuto come “Il pittore delle onde”: tra le mostre più importanti quelle al Consiglio d’Europa a Strasburgo in occasione dell’Anno internazionale dell’acqua (2013) e a Sydney, Canberra e Melbourne in Australia, su invito degli Istituti Italiani di cultura e dell’Ambasciata d’Italia (2016).

Sue opere fanno parte delle Collezioni d’arte moderna del Ministero degli Esteri alla Farnesina e della Banca d’Italia. 

Dal punto di vista stilistico Liberatori fa propria la lezione dei grandi maestri dell’astrattismo orientale come Zao Wou-ki, ma si ispira anche ad autori italiani come Afro e Burri, soprattutto per l’uso di materiali diversi, che fondono pittura ad olio ricca di spessori con smalti e sabbie. 

Un altro elemento caratteristico del suo lavoro sono le tele divise come polittici medievali. In questo modo l’immagine si dilata nello spazio, per poi essere ricomposta dall’occhio dello spettatore così i suoi quadri appaiono come grandi finestre su una realtà rappresentata come condizione dell’anima.

 

 

 

 

 

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Lo studio di Loris Liberatori

Events at Rome Art Week

25 Oct 2022 | 16:00-23:00
Loris Liberatori

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Studio Loris Liberatori
Via Campo Catino 54 - Roma
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