ANTEMETICA - metaphysics of information

Serie Buchi Neri, vernice industriale ed olio su tela, 150x200 cm, 2020

Serie Buchi Neri, vernice industriale ed olio su tela, 150x200 cm, 2020


TIPOLOGIA: Mostra personale
DATE: 13 > 27 ottobre 2023

INAUGURAZIONE: venerdì 13 ottobre ore 18:00

LUOGO: Galleria Bulgaria

Indirizzo: Via di Monte Brianzo 60, 00186, Roma, RM
CURATORE: Federica Fabrizi
ARTISTA: Aleksandar Ivanov Stamenov

Catalogo a cura di: Federica Fabrizi

Testi di: Federica Fabrizi, Flaminia Verdoni e Enoch Marrella

Ufficio stampa: Federica Fabrizi e Vania Lai

Enti promotori: Istituto Bulgaro di Cultura presso Galleria Bulgaria

Patrocinio di: FAI Fondo Ambiente Italiano, Istituto Bulgaro di Cultura Roma, Le Ragunanze Associazione di Promozione Sociale, ACTAS Associazione culturale Turismo Arte Spettacolo di Tuscania.

Dal 13 al 28 ottobre 2023 la Galleria Bulgaria ospiterà la mostra personale, Antemetica – metafisica dell’informazione, di Aleksandar Ivanov Stamenov, a cura di Federica Fabrizi. Il progetto è patrocinato da: FAI Fondo Ambiente Italiano, Istituto Bulgaro di Cultura Roma, Le Ragunanze Associazione di Promozione Sociale, ACTAS Associazione Culturale Turismo Arte Spettacolo di Tuscania.

Il 13 ottobre alle ore 18.00, in occasione del vernissage sarà presentato L’Antennista, estratto dell’opera teatrale La corazza emotiva di Enoch Marrella e a seguire Luca Di Capua leggerà La Casa di Natalia Ginzburg. 

L’artista scrive “Antenne e Metafisica. Un paesaggio posto in alto e usurato dall’indifferenza. Una forza visiva intrinseca che determinate forme possiedono e trasmettono in un loro intimo gioco di intrecci, prospettive e linearità. Elementi anoressici divenuti uno spazio, uno scorcio, un confine. Manifestazione silenziosa la cui materia unisce ed inghiotte gli stati, le città, le culture e altrettanto le collega tramite uno o più cavi, e un filo rosso immaginario che le attraverserà. Immagini esposte una accanto all’altra che fanno del mondo intero un quartiere. Ed è lo stesso filo martoriato che partendo dall’antichità scorre lungo il labirinto delle idee, le stesse che abbiamo perduto ma che bisogna ritrovare e lungo il quale inseguire la verità umana – quella dell’Unione. L’Antemetica è la decontestualizzazione di ciò che è stato pensato per rimanere all’esterno, lontano dagli occhi ma divenuto oramai opera d’arte, entra all’interno degli spazi chiusi. L’Antemetica è quel che esce dalle prese, che scorre lungo le mura delle case, è quel che si erge immobile e possente sopra le guaine; è il nome sul quale camminiamo e lungo il quale esponiamo le nostre idee di cambiamento, d’evoluzione o di rifugio in un tempo passato. Le antenne, come anche i loro derivati e compagni di tetto, sono state e da tempo diventate un simbolo di fede che si erge ancora sui templi delle nostre case. Croci di un presente sparse per il mondo. Ed è proprio la verità da esse trasmessa che

guida le speranze di una società. Dei semplici ferri intrecciati, divenuti un ponte tra i due millenni, un percorso che a priori ci compromette. Molte di esse sono oramai inutilizzate, prive di segnale, un campo di battaglia, un cimitero d’informazione. Fili d’informazione che si propagano sulla crosta terrestre come un’estensione del pensiero umano. Un cerchio, un quadrato, un rombo e un triangolo, un rettangolo, un trapezio. Dei volti, dei corpi, delle frecce, delle armi. In esse e nel loro intreccio di movimenti, si formano e vi si trovano queste ed altre figure. Vuoi il caso, vuoi il destino o una semplice protesta umana. Questa è la pittura ANTEMETICA – Unione e Disfacimento attraverso l’Arte. Siamo tutti vittime della stessa cometa, siamo tutti diretti verso la stessa META”.

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