Dalla street-art a Netflix: “She’s gotta have it”

Dalla street-art a Netflix: “She’s gotta have it”

La storia dell'artista di colore Tatyana Fazlalizadeh

Dalla street-art alle serie televisive è un attimo!

Questa è la storia di Tatyana Fazlalizadeh, artista di Brooklyn che ha ispirato la serie televisiva per Netflix di Spike Lee “She’s Gotta Have It”.

Nel film, la protagonista Nola Darling è al centro di tre punti nevralgici: le battaglie per se stessa a Brooklyn, l’essere d’aiuto ai suoi amici nelle varie crisi che attraversano e la sua volontà di migliorarsi come artista. In questa serie televisiva, infatti, rispetto alla prima versione anni ’80, l’arte non è solo un contorno ma una parte essenziale della stessa. 

L’artista reale che sta dietro alle vicende della protagonista del telefilm, Tatyana, ha suscitato l’interesse del regista Spike Lee, durante la sua campagna di street artStop telling women to smile“; talmente colpito dalla sua arte il regista ha deciso di chiamare Tatyana non solo per realizzare le opere della serie ma anche come vera e propria consulente; in questo modo, infatti, l’artista ha potuto dare consigli e suggerimenti per il miglioramento del personaggio Nola, un’artista di colore di circa vent’anni. Prima di iniziare, dunque, a dipingere i reali quadri per la serie, Tatyana ha dovuto studiare il personaggio, immaginare quali gallerie avrebbe visitato e quali artisti poteva amare; una volta superata questa fase di studio e progettazione ha iniziato a realizzare concretamente le opere.

Un connubio tra arte, regia e sceneggiatura perfetto che dimostra quanto le arti in generale possano ispirarsi a vicenda!