Sleeping Through The War

La mostra raccoglie riflessioni scaturite da alcuni viaggi dell'artista Sepe

-SEPE-

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Il 29 settembre 2017 la Galleria VARSI apre al pubblico la nuova sede di Via di Grotta Pinta 38 (Zona Campo de' Fiori) e inaugura: “Sleeping Through The War”, mostra personale dell’artista SEPE, protagonista della scena dell’Arte Urbana polacca.

SEPE nasce nel 1982 a Varsavia (PL), dove attualmente porta avanti la propria ricerca artistica e lavora come graphic designer freelance e illustratore.
Negli anni '90, affascinato dall'esplosione dei graffiti, inizia a sperimentare il lettering e ad esprimersi sui muri della sua città; in seguito si dedica alla costruzione di uno stile pittorico che possa restituire la sua visione critica della società odierna, concentrandosi sulla distorsione della figura umana.
SEPE dipinge da autodidatta fino ai ventiquattro anni quando decide di iscriversi all'Academy of Fine Arts di Łódź dove la pittura incontra e si fonde con il segno grafico e l'estetica del poster design, generando soluzioni creative originali espresse su carta, tela e superfici murali. Per realizzare le sue opere, utilizza molteplici miscele e strumenti tra i quali spray, acrilici, inchiostri, pasta bituminosa, matite e pennarelli combinando con sapienza tecniche differenti.
L'uomo moderno è al centro dell'indagine dell'artista, frammentato e deformato, ironico e grottesco, raccontato nelle sue sfaccettature schizofreniche attraverso dense composizioni.

Negli ultimi anni ha dipinto grandi murales in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Norvegia, Georgia, Albania, Stati Uniti d'America, Russia e altri paesi ancora. Ha realizzato quattro mostre personali presso la SOON Gallery di Zurigo, la Lawrence Alkin Gallery di Londra, la Baraka Gallery di Cracovia e la Viuro Gallery di Varsavia e partecipato a mostre collettive in tutto il mondo.

“Sleeping Through The War” raccoglie le riflessioni scaturite da alcuni viaggi legati all’attività artistica di SEPE, nei quali si è trovato a interagire con contesti culturali che lo hanno portato a riflettere sulla natura della guerra.
Le opere realizzate per la mostra sono “reportage visivi”, reazioni attive al reale elaborate in immagini oniriche, dove caos e logica convivono in un paradosso.
In particolare l’artista ricorda una domenica di sole un anno fa a a Mosca quando recatosi nella Piazza Rossa, incuriosito da un volantino che invitava ad un “Picnic di Famiglia”, si ritrova in un contesto inaspettato: palloncini e dolciumi non ce n’erano, di fronte a lui decine di bambini in uniforme militare tenevano un workshop all’interno di tende, una in fila all’altra, giocavano “a fare la guerra”, la guerra per davvero. Pistole, Kalashnikov, fucili di precisione e armi autentiche di ogni tipo passavano disinvolte tra le mani dei bambini che addestravano i loro coetanei al combattimento, sotto lo sguardo incoraggiante delle famiglie.
In Russia le organizzazioni patriottiche di carattere militare per bambini e ragazzi sono molte e diffuse, tra queste la IunArmia (dal russo Iunost, gioventù, e Armia, esercito) fondata nel 2016 dall’attuale ministro della difesa russa Sergej Kužugetovič Šojgu, un’organizzazione già operativa in più di ottanta regioni e in crescita esponenziale, un vero e proprio “esercito dei bambini”, strutturato in diversi distaccamenti (paracadutisti, aviatori, carristi..) nato al fine di istruire alla guerra.

Da questo aneddoto bestiale e folle ha origine “Sleeping Through The War”.
La Galleria VARSIi si fa Teatro dell’assurdo, accoglie i limiti della società spettacolarizzata, estraniata e instabile dove la guerra è un prodotto da distribuire: «La "retorica della guerra" sempre più vivida e inquietante è presente non solo nel mondo della politica e dei media, ma anche nella vita sociale ed è sempre più vicina a noi. La guerra è il business più redditizio e cinico che ci sia e la morte è la notizia che i media vendono meglio. La violenza e l'ignoranza sono dei bestseller della cultura pop, mentre le armi sono gadget fantasiosi e alla moda - un simbolo di intrattenimento» (SEPE).
Il conflitto si mostra trasparente nelle sue contraddizioni che invadono i personaggi. Uomini, donne e bambini partecipano allo spettacolo della violenza, alienati e desolati, si perdono nella massa, dominati da forze insensate. “Sleeping Through The War” è uno specchio stravagante e crudele, ironico e drammatico dove lo spettatore può riflettersi e riflettere.