Franco Cenci - La Canzone di Angelo

Note e appunti dalla Campagna di Russia

Franco Cenci, La storia di Angelo, 2017, collage

Franco Cenci, La storia di Angelo, 2017, collage


La Bottega Guidi è un piccolo museo: dentro, il tempo sembra essersi fermato improvvisamente. Armando, il proprietario, ingegnere a tempo perso (cosa già insolita), la cura con meticoloso amore: alle pareti c'è un calendario con numeri mobili marcato Calze Germani, un vecchio ventilatore in acciaio del 1939  e un altro anni sessanta  dai toni pastello, un citofono nero che comunica con il vicino magazzino. A terra (una volta esistevano mattonelle di granigliato dalla dominante gialla) ora c'è un parquet. L'arredamento in radica di olivo e noce italiana e il bel velluto a righe verde oliva che copre sgabelli e ammanta vetrine. Tutto rimanda all'epoca in cui venne ampliato il negozio negli anni Quaranta,  l'attività era stata aperta nel 1918. Ma la bottega nasconde nel cassetto anche straordinarie storie.... come quella di Angelo, zio di Armando, nato nel 1916. Aveva una grande passione per la musica lirica, che gli era nata frequentando il Teatro Costanzi, ora Teatro dell'Opera, e studiando canto. Al contrario del fratello Alfredo (il papà di Armando), non amava molto stare in negozio. Nel 1942, a soli 26 anni partì per la campagna di Russia e lì nell'inverno del 1943, nella gelida e sterminata campagna russa, scomparve per sempre senza lasciare traccia: morto in uno scontro a fuoco oppure in un campo di prigionia, o piuttosto stremato e assiderato da una bufera di neve? Franco Cenci raccoglie i pochi ricordi, foto con dediche di tenori e soprani, lettere dal fronte, e ricostruisce con collage e disegni quella dolorosa e affascinante pagina di storia.

Alle 19.40, presso la Bottega Guidi, "Sul cappello", concerto dei fratelli Fortezza, Piero e Roberto, della Roma Blues Band

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