Sara Davidovics, 1222, progetto per un atlante

Carlo Gallerati è lieto di presentare 1222, progetto per un atlante, una mostra

Sara Davidovics, 1222, progetto per un atlante

Sara Davidovics, 1222, progetto per un atlante


1222, progetto per un atlante è un'installazione di Sara Davidovics che nella Galleria Gallerati mostra come sia possibile scrivere sull'acqua, disegnare nel cielo e camminare su un filo tra le parole.

Ricordati di raccogliere sempre cocci per terra, quando chiuderai gli occhi saranno il mosaico della tua vita. (Miche)

La pioggia di neutrini attraversa la materia che scopriamo essere composta prevalentemente di vuoto. Ogni atomo è un vuoto in cui gli elettroni orbitano intorno al nucleo. La distanza tra il punto A e il punto B in un viaggio segna e disegna le coordinate di una dimensione che chiameremo “mentre”. Il “mentre” è negli interstizi della materia, nei momenti di sospensione, di attesa, pausa. Un frattempo sul quale ora ci stiamo soffermando. La congiunione sinaptica tra una cellula e l'altra.

L'essenziale è invisibile agli occhi. (Antoine de Saint-Exupéry)

Mi piace pensare che le parole, una volta ponderate e proferite siano generatrici di realtà, di percezione tradotta della realtà. Quando nominiamo una cosa (che in sè è quella cosa e nient'altro) è come se la stessimo scolpendo, plasmando, scremando dal primordiale brodo delle generiche altre cose. Le parole quindi hanno uno straordinario potere generativo, come ricordano gli esperimenti di Masaru Emoto che è stato capace di scrivere sull'acqua parole che disegnavano cristalli meravigliosi.

 

Ricordare è passeggiare, un territorio comune. (Sara Davidovics)

 

La prima volta che ho visto le immagini di 1222, senza averne letto nulla, ho pensato a una costellazione. Le costellazioni sono delle convenzioni simili al gioco della settimana enigmistica in cui vanno uniti dei punti fino a formare una figura. Unisci i punti. A renderle straordinarie ai miei occhi è il come: il gesto poietico di disegnare e segnare nel cielo unendo punti di distanze (letteralmente!) siderali. Proprio come le sinapsi, quel “mentre” che si trova tra una stella e l'altra, tra una pietra e una maceria è il filo di un pensiero, di un discorso, di un'esistenza. Nella sua installazione, Sara predispone un reticolo di possibilità di percorsi, aprendo a innumerevoli “mentre”. L'invito è quello di camminare nell'installazione come funamboli da un punto all'altro e poi ancora, costruendo viaggi, costellazioni, frasi, sapori. Camminare sul riverbero delle parole, sulle macerie, è restituire vita a quelle stesse macerie, ricucire col proprio passaggio la dimensione della materia, attaversandola come neutrini.

Tante isole formano un arcipelago, tante parole un linguaggio. (Massimo Cacciari)

Così 1222 viene declinata da Michela Bidetti (Miche) in linguaggio braille, con una scatola nera che raccoglie l'esperienza diretta dell'opera di Sara Davidovics fatta da Michela. Il braille, più che la dichiarazione di un'impossibilità di lettura lineare, enfatizza il “tra le righe”. Insomma, di nuovo il “mentre”. Per concludere, 1222 è l'esploso di un'essenza, la propagazione nello spazio delle stelle. Frammenti di un carme di Saffo di cui percepiamo vaghissima un'aura, macerie di una deflagrazione o di un sisma: disseminate e inerti. È l'esploso in piano di pensieri, memorie, molto simili ai mattoncini, quelli delle costruzioni, che si combinano tra loro in incalcolate possibilità. E allora 1222 è l'essenza di quella specifica COSA che si può leggere solo “tra le righe”.

(Piotr Hanzelewicz)

 

Sara Davidovics è nata a Roma nel 1981, dove vive e lavora. Poeta, performer e artista intermediale, la sua ricerca ruota attorno al concetto di sovrapposizione cognitiva tra immaginazione, memoria e dati di realtà. È autrice di scritture lineari e visuali, video-poesie, partiture per voce, libri-oggetto. Tra le ultime mostre personali: 1222, progetto per un atlante, Atelier Ex Condotto C, Roma, 2015, a cura di Isabella Vitale; 4+1, Galleria Interno 14, Roma, 2015, a cura di Diego Malara; PESCARE in 16 tasche, Galleria 16 CIVICO, Pescara, 2016, a cura di Maila Buglioni.

 

Sara Davidovics

1222, progetto per un atlante

A cura di Piotr Hanzelewicz

Galleria Gallerati (Via Apuania, 55 – Roma)

Inaugurazione: mercoledì 8 novembre 2017, ore 19.00-22.00

Fino a giovedì 30 novembre 2017 (ingresso libero)

Orario: dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento

Mezzi pubblici: bus: 61, 62, 310, 542; metro: linea B, ferm.Bologna (da P.Bologna: 400 m lungo V.Livorno o V.M.di Lando)

Ufficio stampa: Galleria Gallerati

Informazioni: info@galleriagallerati.it, www.galleriagallerati.it, https://saradavidovics.com

 

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