EASTERN PALACE FOR PLEASURE - Tony Cheung

“Eastern Palace For Pleasure”


Nero Gallery presenta

"EASTERN PALACE FOR PLEASURE"
A cura di Daphnée Thibaud e Giulia Capogna
Mostra personale di Tony Cheung
dal 23 settembre al 4 novembre 2017

a Nero Gallery
via Castruccio castracane, 9 - Roma
www.nerogallery.com

Partner: CRACK fumetti dirompenti - Rome Festival of Drawn and Printed Art





Nero Gallery è lieta di presentare “Eastern Palace For Pleasure”, la prima mostra personale dell'artista cinese Tony Cheung, curata da Giulia Capogna e Daphnée Thibaud, dal 23 settembre al 4 novembre 2017.
Tony Cheung, classe '87, è un illustratore e disegnatore di Guangzhou, città a sud della Cina più comunemente nota come Canton.
Nel 2011 si laurea presso il Guangzhou Academy of Fine Arts (GAFA) e inizia il suo percorso artistico con il progetto “Sensitive Words”. Questo progetto nasce nel 2010 e indaga il tema della censura cinese, utilizzando quelle parole chiave che consentono al meccanismo di filtraggio della rete da parte del governo di Pechino di individuare più rapidamente discussioni sgradite al regime, riferite a questioni politicamente sensibili, che vengono in vasta parte filtrate e censurate.
Questo sbarramento nasce dal 2008, anno di forti mutamenti per la Cina moderna: il terremoto che coinvolge gran parte del paese con moltissimi morti, l'occidentalizzazione, i giochi olimpici e la censura di Facebook e Youtube per la paura da parte del governo cinese di una rivoluzione come quella dei Gelsomini in Tunisia.
La Cina rappresenta ora una delle più grandi super potenze mondiali, ma al suo interno convivono infinite contraddizioni, una delle piu evidenti è la convivenza tra l’antica cultura ed educazione cinese e la nuova industrializzazione e globalizzazione. Queste contraddizioni sono alla base delle illustrazioni di Tony, le quali reinterpretano alcuni personaggi e aspetti della società cinese in chiave ironica e satirica.
Mao, Stalin, Marx sono trasformati, resi nuovi e bizzarri e allo stesso tempo iconici, utilizzando uno stile che mescola tra loro la cultura pop americana degli anni ’50-’60, quella dei manga e quella dittatoriale fino a toccare l’arte classica giapponese.
I colori sono forti così come le immagini che racchiudono in sé erotismo e sensualità insieme ad una forte vena satirica.
Tony, che vive e lavora tuttora in Cina, dove è ancora molto forte il controllo delle autorità, ci da uno spunto per interpretare i suoi lavori in chiave etica. La filosofia taoista cinese del WuWei (azione senza azione) sviluppa un concetto di “vuoto” come via per raggiunger l’ordine cosmico e la pace interiore. Per il taoismo, l'azione eccellente è quella che si realizza in assenza di moventi e nel vuoto di finalità, lasciando che ogni azione si produca seguendo la propria spontanea natura. L'uomo perciò non deve ambire ad azioni troppo grandi e complesse, ma deve mantenersi in armonia con la natura affinché il mondo segua la sua naturale evoluzione.
Alla stesso modo Tony non si definisce un attivista, la sua opera è un'espressione della propria visione che deve lasciar libero lo spettatore di poter riflettere autonomamente e indipendentemente.