Itai Doshin e l’underground romano

Itai Doshin e l’underground romano

La mostra a cura di Luca Mazzone e Ilaria Ciancamerla alla Redazione di Scomodo

Itai Doshin è stato, durante la Rome Art Week, un evento artistico giovane e underground, per una cultura alternativa e anticonformista.
E’ stato una proposta per slegare l’arte dalle gallerie e dagli ambienti esclusivi ed elitari, per portarla a disposizione di tutti e tutte.

L’esposizione, curata da Luca Mazzone e Ilaria Ciancamerla, anch’essi artisti in mostra con i nomi di IllPurple e Wea Shivashi, è stata allestita negli spazi della Redazione di Scomodo (in via Carlo Emanuele I n. 36), una realtà editoriale giovane ed indipendente, militante e comunitaria, nata nel 2016 e che nel 2019 ha trovato casa nel palazzo di Spin Time, un laboratorio politico e sociale facente parte di Action – Movimento per i Diritti.
La realtà di Spin Time Labs è da 10 anni una realtà di grande rilievo per la città di Roma per il suo progetto di rigenerazione urbana, di politiche di accoglienza, inserimento sociale e promozione culturale.
Ospita più di 300 persone e più di 25 realtà, che collaborano per una città giusta, dove nessuno si debba sentire escluso.

Nonostante l’impegno sociale e culturale che questa realtà pratica quotidianamente, dalla scuola popolare ai corsi e ai laboratori sociali, dagli sportelli di ascolto ed aiuto alla realizzazione di moltissime attività artistiche, su Spin Time pesa una minaccia di sgombero.

All’interno dello spazio della Redazione, un luogo polifunzionale che vuole rispondere ai bisogni espressivi di tutti i cittadini e tutte le cittadine di Roma, la mostra ha ospitato più di 50 artisti ed artiste provenienti da realtà e contesti molto diversi tra loro ma che hanno orizzonti ed obiettivi creativi comuni.
Insieme formano un network, una comunità di partecipazione e condivisione espressiva, il collettivo Kyabasu (in giapponese “tela”), mettendo in comune passioni, tematiche, capacità, luoghi, tempi e cuori.
Da qui il nome dell’evento, “Itai Doshin”, proveniente dalla tradizione giapponese, che vuole descrivere un organismo che ha “diversi corpi, stessa mente”.

Gli stili e le tecniche rappresentate in questo mosaico di creatività sono molto differenti tra loro, e restituiscono così un’armoniosa commistione di pitture, collage, disegni, sculture in vari materiali, poster e installazioni.

Talk di apertura della mostra Itai Doshin

Artisti in mostra:
Acrylic Priestess
Angelo Pasquarelli
Bandini Blues
Bhagyaweerart
Bloodpurple
Chino
Demian Aprea
Dez Midez
Duccio
Elettra Eletto
Elisichel
Flavia Taglioni
Gaia Chiarucci
Gaia di Labio
Giacomo Drudi
Hilary Antonelli
HOS
Ill Purple
Immanu El
Jesus T.T. x Er Buio
Krayon
Lac68
Lola Poleggi
MA(+)MA
Marta Quercioli
Mela Wayfinder
Paralllela
Piroide
Rennudo
Sara Bi
Silvia Fiorenza
Sira Iacono
SempreLucida
SOS – Save our soul
Stella Tasca
Toonie Mao
True
Valeria Romsel
Vernike
Vincenzo Cangiano
VsWood
Wea Shivashi
Xpainxthingx
7teen distopic art